Periodizzazione inversa: che cos’è? Come funziona?
Periodizzazione inversa: che cos’è?
Periodizzazione inversa: che cos’è? analizziamo benefici e tipologie di questo metodo di allenamento che sta prendendo sempre maggior piede
Periodizzazione inversa o Intensity-First Training cos’è? Proviamo a fare chiarezza su un concetto non semplice ma che sta prendendo sempre più piede nel mondo del ciclismo. Lo stesso Team Ineos Granadiers, nella sua arcinota politica dei Marginal Gains, ha introdotto l’ Intensity-First Training.
In passato la logica che governava la definizione di un programma di allenamento stagionale calendarizzato prevedeva di concentrarsi, nella prima fase, sulla “rimessa in forma”, sul famoso “creare la base” a cui far seguire l’attività di “affinanzione” dell’allenamento. Insomma la logica era prima la resistenza, poi il resto.
Questa logica, però, nasconde un rischio elevato che va sotto il nome di sovrallenamento con la conseguenza si stanchezza e lesioni. Proprio per questo motivo molti personal trainer hanno letteralmente capovolto il metodo tradizionale.
Ecco che la periodizzazione inversa si è confermata come il metodo di allenamento ideale per prevenire questo genere di rischi ma attenzione perché questa filosofia richiede qualcosa di fondamentale: essere in forma! Apparentemente sembra un controsenso ma ricordiamo che questo tipo di allenamento non è rivolto al ciclista della domenica o al principiante ma ad amatori o professionisti.
Insomma non è che dovete essere già in forma ma è fondamentale che la base aerobica sia ottima e sia strutturata in anni di allenamento così da evitare che nella prima parte di allenamenti l’atleta vada in immediato affanno. Il motore, il sistema respiratorie, quello circolatorio e, sì, anche quello nervoso siano pronti allo stress a cui verranno sottoposti.
La periodizzazione inversa rende, per sua natura, le sessioni di allenamento di una intensità molto più simile a quella della competizione che non a quella di un allenamento tradizionale.
Nel Intensity-First Training prevede:
- una prima fase, in cui lavorerai su forza, potenza, velocità e reazione;
- una seconda fase, in cui si sarà concentrarti sull’endurance.
Successivamente, nel corso quindi della stagione, il modello cambia combinando le sessioni di allenamento per ottenere una tabella di periodizzazione inversa.
“Periodizzazione significa che più ti avvicini alla gara, più la gara deve diventare il tuo allenamento.” – Joe Friel
Periodizzazione Inversa: 3 benefici
- Incrementare la FTP
- Vicini alla gara gli allenamenti diventeranno più lunghi
- Gli allenamenti saranno più lunghi (partendo in inverno) con l’avvicinarsi della bella stagione
Attenzione entrambe gli approcci di periodizzazione si basano su nozioni scientifiche e molti atleti e allenatori di successo hanno utilizzato entrambi i metodi. Naturalmente qualsiasi tipo di periodizzazione deve essere mirata e basata sui vostri obbiettivi, sulle gare che andrete a fare: insomma l’obiettivo è il miglioramento indipendentemente dal tipo di allenamento svolto.
Non esistono allenamenti magici, cambiando l’ordine degli addendi il risultato non cambia, quindi alla base di ogni miglioramento c’è la costanza.