Pedro Delgado ciclista spagnolo
Pedro Delgado ciclista spagnolo, ottimo scalatore e vincitore del Tour de France 1988 e della Vuelta a España 1985 e 1989
Pedro Delgado Robledo nasce a Segovia, città storica a nord-ovest di Madrid, il 15 aprile 1960. Si avvicina al ciclismo all’età di quindici anni seguendo la trafila delle categorie giovanili mettendo in mostra doti interessantissime di potente scalatore. Dopo aver ottenuto molte vittorie approda tra i dilettanti non patendo il salto di categoria e attirando l’attenzione di molte formazioni professionistiche che gli propongono, a soli 19 anni, un contratto.
Delgado, complice gli studi e l’impegno con il servizio di leva, resta tra i dilettanti conquistando una vittoria di tappa al Tour de l’Avenir 1979 sull’arrivo di Morzine e la generale della Vuelta a Segovia mentre l’anno seguente coglie il successo nella quinta frazione del Grand Prix Tell in Svizzera, il primo posto della classifica generale della Volta Ciclista Provincia Tarragona e la vittoria nella Catanzaro-Enna al Giro Baby davanti a Moreno Argentin.
Il 1982 è l’anno del passaggio tra i professionisti con i colori della Reynolds con cui ottiene diversi piazzamenti tra cui spicca il terzo posto alla Classica di San Sebastian alle spalle di Marino Lejarreta e di Jesús Rodríguez Magro oltre la vittoria nella Clasica de Sabiñánigo.
Al secondo anno da pro, Pedro fa sua la quarta frazione della Vuelta a Aragón conquistando anche il primo posto nella generale finale davanti a José Recio e Julián Gorospe, una tappa alla Vuelta a los Valles Mineros. L’atleta di Segovia è secondo alla Subida al Naranco alle spalle di Vicente Belda ed è quarto nella nella Classica di San Sebastián. A luglio viene presentato al via del Tour de France posizionandosi per qualche tappa al secondo posto della generale salvo poi concludere al 15esimo posto, ottimo risultato che lo fa conoscere agli appassionati.
Delgado quarto alla Vuelta a España 1984
Nell’84 è al via della Vuelta a España e, nella settima frazione da Sant Quirze del Vallès aRasos de Peguera conquista la maglia gialla di leader della corsa tenendola sino alla 12esima frazione quando passa sulle spalle del francese Éric Caritoux che conquista la vittoria finale davanti a Alberto Fernández Blanco e Reimund Dietzen. Delgado al termine della corsa è quarto a 1’43” dal transalpino.
Pedro Delgado vince la Vuelta a España 1985
L’anno successivo è caratterizzato dall’addio alla Reynolds per accasarsi alla Seat-Orbea con cui è al via, come leader, al Giro di Spagna. Nella sesta tappa, con arrivo ai Laghi di Covadonga, Pedro ottiene la vittoria di tappa e strappa la maglia dalle spalle del giovane Miguel Indurain. Il giorno seguente perde la prima posizione a favore del compagno di squadra Pello Ruiz Cabestany che tiene l’insegna del primato per tre giorni per poi lasciare la maglia al britannico Robert Millar. Si arriva alla Alcalá de Henares-Palazuelos de Eresma con la maglia sulle spalle del britannico ma proprio in quella tappa Delgado attacca lungo la discesa da Puerto de Navacerrada, rinviene su José Recio che è in fuga e, trovato l’accordo i due arrivano al traguardo con oltre sei minuti e mezzo su Millar che cura Pacho Rodríguez e si dimentica dell’iberico. Pedro veste la maglia gialla e conquista così la sua prima Vuelta a España superando Millar e Rodríguez.
Delgado sesto al Tour 1985
Dopo questa vittoria Delgado prende parte al Tour de France pagando dazio nelle prove contro il tempo: nella cronometro a squadre lascia per strada più di sette minuti e nella prima cronometro individuale altri quattro su Bernard Hinault. Lo spagnolo vince la Tolosa-Luz Ardiden e arriva a Parigi in sesta posizione a 11’53” da Bernard Hinault ed è secondo nella maglia a pois alle spalle di Luis Herrera.
Nell’86 lo spagnolo passa alla formazione olandese PDM di Jan Gisbers e Roy Schuiten ma alla Vuelta, vinta da Álvaro Pino, soffre di influenza ed è solamente decimo staccato di quasi dodici minuti dal vincitore. Al via del Tour dimostra una buona condizione ma, durante la corsa, la madre muore per un infarto e Perico lascia la corsa.
Delgado secondo al Tour de France 1987
L’anno successivo ottiene un buon quarto posto finale alla Vuelta a 3’52” da Luis Herrera ma senza cogliere successi di tappa mente al Tour de France indossa la maglia al termine della tappa dell’Alpe d’Huez, vinta da Federico Echave. Lo spagnolo conserva il simbolo del primato sino alla penultima tappa. Nella cronometro di Digione, infatti è l’irlandese Stephen Roche a calare la prova che gli consente di conquistare la vittoria finale con 40 secondi di vantaggio su Delgado.
Nel 1988 torna alla Reynolds cambiando il programma stagionale: rinuncia alla Vuelta e partecipa al Giro d’Italia chiudendo al settimo posto in generale a 17’02” dall’americano Andrew Hampsten.
Pedro Delgado vince il Tour de France 1988
Al via della Grande Boucle, Delgado conquista la maglia di leader della corsa al termine della tredicesima tappa, quella sull’Alpe d’Huez vinta da Steven Rooks. La frazione vede l’abbandono di Fignon e la crisi di Kelly, Bernard, Zimmermann. Il giorno seguente Pedro vince la cronoscalata di Villard-de-Lans consolidando la propria leadership. Proprio nella crono lo spagnolo risulta positivo per un antinfiammatorio vietato dalla federazione ciclistica francese, dal CIO ma non dall’UCI ragion per cui non viene squalificato portando, di fatto, la maglia sino a Parigi. Delgado diventa il terzo spagnolo a conquistare la Grande Boucle precedendo di 7’13” Rooks.
Pedro Delgado vince la Vuelta a España 1989
Al via della Vuelta assieme all’astro emergente Miguel Indurain (vittima poi di una caduta), Delgado conquista la maglia di leader nella Haro-Santoña conservando la leadership sino al termine della corsa chiudendo con 35 secondi di margine sul colombiano Fabio Parra.
Al Tour lo spagnolo perde subito terreno nel prologo e nella seconda tappa, una crono a squadre, si stacca e a fine giornata è ad oltre 7′ dalla testa della classifica. Quando il plotone affronta le salite Delgado è un furia: intenzionato a recuperare il terreno perso attacca a ciclo continuo. Pedro si porta a ridosso del leader della corsa, il francese Fignon che battaglia con l’americano Greg LeMond per la vittoria. Fignon conquista la tappa di Villard-de-Lans, LeMond vinsce la successiva ad Aix-les-Bains e nella crono finale è l’americano a stracciare tutti conquistando la vittoria. Delgado chiude terzo a 3’34” da LeMond.
Al Tour 1990 Delgado è quarto alle spalle di LeMond, della giovane sorpresa Claudio Chiappucci e di Erik Breukink. Alla Vuelta, come accaduto l’anno precedente, lo spagnolo non è il capitano della squadra; gli vengono preferiti Indurain e Gorospe ma alla fine è lui a tenere alta la bandiera del team chiudendo secondo a 1’28” dal sorprendente Marco Giovannetti
Nel 1991 prende parte al Giro d’Italia chiudendo quindicesimo e al Tour è nono a 20’10” dal compagno di squadra e capitano Miguel Indurain. Delgado si consola conquistando la Vuelta a Burgos davanti a Gianni Bugno e la Subida a Urkiola davanti a Marino Lejarreta
Nel 1992 Delgado è ancora tra i protagonisti alla Vuelta vincendo la tappa con arrivo ai Lagos de Covadonga e chiudendo terzo in generale dietro a Tony Rominger e Jesús Montoya. Al via del Tour fa il gregario di lusso per sua maestà Miguelon Indurain ottenendo comunque il sesto posto finale a 15’16” dal navarro.
Nel 1993 Perico vince una tappa e la generale della Settimana Catalana davanti a Laudelino Cubino, è non al Tour a 23’57” dal capitano Indurain ed alla Vuelta è sesto a 11’17” da Rominger. L’anno seguente, il suo ultimo anno da professionista, è terzo alla Vuelta dietro a Rominger e al compagno di squadra Mikel Zarrabeitia.