Mental Training nel ciclismo: guida
Mental Training nel ciclismo, una nuova frontiera
Mental Training nel ciclismo: la preparazione mentale riveste un ruolo sempre di maggior importanza per le attività sportive professionistiche
Mental Training nel ciclismo è ormai diventato di importanza pari all’allenamento fisico e tecnico-tattico non a caso i top team del World Tour stanno affiancando alla preparazione tradizionale questa metodologia di esercizio.
In sostanza, attraverso l’allenamento mentale, e alle tecniche ad esso collegate (Allenamento Ideomotorio, Elettrostimolazioni craniali, ecc) il ciclista di allena a sviluppare abilità mentali per affrontare lo stress della gara e per mantenere la concentrazione nei momenti più duri delle competizioni.
La preparazione mentale è quindi elemento non da trascurare per i professionisti ma anche per gli amatori. Il Mental Training si compone di diverse fasi e tecniche funzionali al tipo di attività svolta e agli obiettivi che si vogliono ottenere nonché alla personalità dell’atleta.
Mental Training: la personalità e pensiero positivo
Fondamentale per una buona attività di Mental Training sarà la consapevolezza dei tratti caratteristici della personalità, della sua capacità di gestione delle emozioni, la capacità motivazionale propria, il contesto ambientale o familiare dell’atleta così da meglio comprendere su quali “leve” agire.
Il pensiero positivo per un ciclista, rappresenta un’ottima modalità per raggiungere i propri obiettivi: immaginiamo quanto è diverso pensare “voglio vincere” da “non voglio perdere”! L’incremento dell’autostima e dell’autoconsapevolezza può essere fondamentale e fare la differenza tra l’essere un prospetto e diventare un campione.
Questa differenza può determinare l’aumento o meno dei livelli di performance del ciclista: la corretta gestione dei passaggi di categoria, delle nuove distanze nelle corse o della pressione al risultato possono fare la differenza tra risultati positivi e negativi.
Mental Training: goal setting e self talk
Il Goal Setting è una metodologia che sviluppa un programma di lavoro formato da obiettivi e sotto obiettivi. Questi devono essere misurabili e analizzabili così da avere visibilità dei miglioramenti effettuati in termini di abilità acquisite e di risultati raggiunti.
Il self talk consiste nel dialogo interiore dell’atleta: questa tecnica ha un grande impatto sul comportamento, sull’atteggiamento che si assume in generale in diverse situazioni (in generale in quelle a maggior livello di stress competitivo). Allenando questa capacità di auto-dialogo è possibile migliorare l’attenzione nonché aumentare o ridurre il livello di attivazione o di rilassamento funzionali al obiettivo del ciclista.
Aumentante la concentrazione può consentire ad un ciclista il miglioramento del gesto atletico (un po’ come avviene per l’ Allenamento Ideomotorio) ergo dell’efficienza della pedalata anche in condizioni di affaticamento: è facile vedere atleti in crisi perdere completamente la coordinazione consumando energie per pedalate non redditizie.
Mental Training: tecniche di rilassamento e Imagery
Le tecniche di rilassamento (Training Autogeno) consentono al ciclista di ottenere una maggiore consapevolezza e conoscenza del proprio corpo, delle emozioni che si provano in gara aumentando il benessere in generale e producendo condizioni di tranquillità. La gestione delle stress pre-gara e dell’ansia da prestazione sportiva possono essere gestite con attività di rilassamento.
Per Imagery si intende la possibilità del ciclista di ottenere una rappresentazione mentale delle proprietà fisiche, o dell’azione. Questa proiezione mentale può consentire la correzione dei gesti tecnici inopportuni e non redditizi.
Studi scientifici hanno dimostrano che affiancare l’allenamento ideomotorio al classico allenamento fisico può migliorare il livello delle performance anche in modo notevole.