Kim Andersen ciclista danese, la storia
Kim Andersen ciclista danese vincitore della Freccia Vallone 1984 e del Tour du Limousin 1984 e diventato direttore sportivo
Kim Andersen nasce a Malling, in Danimarca 10 febbraio 1958. Sin dalle categorie giovanili si distingue come atleta generoso e solido. Passato dilettanti è quarto alla Flèche du Sud nel 1978 e l’anno seguente vince due tappe e la generale della Niedersachsen-Rundfahrt ed è quinto in una tappa del GP Guglielmo Tell.
Nel 1980 passa professionista con i colori della Miko-Mercier ed è sesto nella classifica generale Tour de Luxembourg vinto dal connazionale Bert Osterbosch e terzo nella tappa di Hospitalet alla Volta Ciclista a Catalunya dietro a Jesus Suarez e Jesus Guzman.
Kim Andersen vince una tappa alla Vuelta a España 1981
Nel 1981 per il danese arrivano le prime vittorie: dopo aver chiuso al quarto posto l’Etoile de Bessèges, Kim è primo al Grand Prix de Cannes davanti al francese Pierre-Raymond Villemiane e Stephen Roche. Al via della Vuelta a España il danese conquista la vittoria nella tappa di Almusafes davanti allo spagnolo Francisco Ramon Albelda e, dopo aver colto un terzo posto di tappa al Tour de France, a ottobre è primo nella frazione di Beaulac all’Étoile des Espoirs.
Nell’82, a maggio, vince la tappa di Tourcoing davanti all’olandese Jan Raas ed è secondo in quella di Bailleul dietro a Fons De Wolf alla 4 Jours de Dunkerque. A giugno conquista il successo sull’arrivo di Saint-Cyprien al GP du Midi-Libre davanti a Masciarelli completando la corsa al terzo posto della classifica generale alle spalle di Bernadeau e Moser. Nello stesso mese fa sua una tappa del Tour de l’Aude precedendo Kelly sul traguardo di Carcassone.
Al via del Tour de France il danese riesce a cogliere un sesto posto di tappa a Lille completando la corsa al 17esimo posto della generale ed al secondo della classifica giovani dietro a Phil Anderson.
L’anno seguente Andersen a febbraio fa suo il Grand Prix de Monaco battendo Kelly ed a marzo è quarto all’Omloop Het Volk e alla Parigi-Nizza è secondo nella frazione di Nizza dietro al belga Eric Vanderaerden chiudendo la corsa al 13esimo posto assoluto. Ad aprile vince la Chanteloup-les-Vignes ed è secondo all’Omloop van het Leiedal. A giugno Andersen coglie il terzo posto finale al Tour de Luxembourg alle spalle di Lucien Didier e Charly Mottet ed è secondo al Tour de l’Aude superato da Phil Anderson.
Kim Andersen vince una tappa al Tour de France 1983
Il danese prende nuovamente parte alla Grande Boucle e nella tappa di Roubaix sfiora il successo chiudendo secondo dietro al belga Rudy Matthijs. Il 13 luglio si impone nella Fleurance-Roquefort-sur-Soulzon precedendo di un secondo lo spagnolo Pedro Delgado. Ad agosto il danese completa al quinto posto finale il Giro dei Paesi Bassi e a settembre è secondo al GP de Fourmies alle spalle di Gilbert Duclos-Lassalle.
Kim Andersen vince la Freccia Vallone 1984
Nel 1984, ad aprile Anderson conquista la vittoria nella Freccia Vallone grazie ad un attacco da lontano che gli consente di tagliare l’arrivo in solitaria con un vantaggio di 3’39” sul belga William Tackaert e sull’olandese Heddie Nieuwdorp. Poche settimana più tardi è secondo all’Amstel Gold Race dietro a Jacques Hanegraaf ed alla Parigi-Camembert alle spalle del francese Hubert Linard.
Al Tour de France il danese non ottiene vittorie ma è secondo a Louvroil dietro a Marc Madiot e terzo a Rodez superato dai francesi Mentheur e Garde.
Andersen vince il Tour du Limousin 1984
Ad agosto il danese è protagonista della breve corse a tappe francese imponendosi nella tappa d’apertura di Bourganeuf davanti ad Eric Boyer ed è quinto in quella di Limoges chiudendo la corsa al primo posto assoluto davanti a Marc Madiot.
L’anno seguente si accasa alla La Vie Claire cogliendo il quinto posto finale alla 4 Jours de Dunkerque e, nello stesso mese, il quarto posto nella classifica generale del Giro del Delfinato. Al Tour de France il danese è secondo nella Montpon-Ménestérol-Limoges alle spalle Johan Lammerts e al Tour of Denmark è secondo nella classifica finale dietro a Moreno Argentin.
La stagione successiva Andersen è terzo all’Etoile de Bessèges dietro a Niki Ruttimann e a Marc Sergent, conquista la vittoria nella Paris-Camembert davanti a Laurent Fignon ed è terzo nella classifica finale del Tour of Ireland dietro a Kelly e Bauer. Trovato positivo ad un controllo antidoping, gli viene revocato il secondo posto ottenuto alla Freccia Vallone nel 1986.
Passato alla Toshiba per la stagione 1987, il danese ottiene otto successi tra cui il titolo di campione nazionale in linea e la classifica generale del Giro di Danimarca davanti a Rolf Sorensen e due tappe e la classifica finale della Paris-Bourges davanti al francese Jean-Marc Manfrin.
Kim Andersen risulta nuovament positivo al doping venendo bandito a vita dal ciclismo ma la condanna viene successivamente modificata in un anno di squalifica. Passato alla Z coglie tre successi nel 1990 e altrettanti nel 1991.
Nel 1992, dopo essere stato trovato positivo per la settima volta in carriera, viene licenziato dalla Z ponendo fine alla sua carriera professionistica.
Sceso di sella sale in ammiraglia con diverse formazioni professionistiche.