Julián Gorospe El rubio de Mañaria
Julián Gorospe forte ciclista basco
Julián Gorospe detto El rubio de Mañaria, corridore completo in grado di imporsi nelle brevi corse a tappe e di svolgere il ruolo di gregario di lusso
Julián Gorospe Artabe nasce a Mañaria il 22 marzo 1960 fa il suo esordio nel mondo del ciclismo tra le fila dell’SC Duranguesa, conquistando, nel 1977, in titolo di campione di Spagna su strada nella categoria Juniores mentre l’anno seguente, assieme a Jon Koldo Urien, Federico Etxabe e Jon “Tati” Egiarte conquista il titolo mondiale cronometro di categoria.
Nel 1980 veste, tra i dilettanti, la maglia della Cafés Baqué formazione nata per dare continuità alla SC Duranguesa. Gorospe conquista la vittoria del GP delle Nazioni, titolo che mancava alla Spagna dai tempi di Luis Ocaña e ottiene il secondo posto nel campionato nazionale a cronometro. L’anno seguente bissa il titolo nel campionato cronosquadre Spagnolo (insieme a Jon Koldo Urien , Sabino Angoitia e Jon “Tati” Egiarte) oltre ad ottenere successi al Valenciaga Memorial, al Campionato di Vizcaya, all’Ascensione a Gorla oltre ad una tappa alla Vuelta a Navarra, in cui chiude al terzo posto.
Julián Gorospe passa professionista
Il nome di Gorospe, complice le ottime prestazioni tra i dilettanti, viene avvicinato a quello della Zor e della Teka ma alla fine l’accordo per la stagione 1982 arriva con la formazione della navarra, Reynolds che ne apprezza le doti a cronometro ma anche per le salite. Nella prima annata tra i pro ottiene una vittoria nella cronometro alla Vuelta Ciclista a Aragon e una alla Vuelta al País Vasco superando Francesco Moser e chiudendo secondo a soli quattro secondi dal compagni di team José Luis Laguía. Nello stesso anno prende parte alla Vuelta a Espana ottenendo il secondo posto nella diciassettesima tappa vinta da Marino Lejarreta.
Nel 1983 El rubio de Mañaria, questo il suo soprannome, continua la sua progressione nell’élite del ciclismo spagnolo indossando la maglia amarillo alla Vuelta Espana per tre giorni e lasciandola solamente a Bernard Hinault che vince la corsa iberica mentre lo spagnolo chiude al dodicesimo posto. E’ una buona stagione per lo spagnolo che ottiene otto vittorie tra cui spicca quella al Giro dei Paesi Baschi grazie alla conquista della decisiva cronometro finale che gli consente di superare Pedro Delgado.
Il 1984 vede lo spagnolo vincere la generale della Vuelta Andalucia battendo Jaime Vilamajó, la Vuelta a los Valles Mineros davanti a Iñaki, due tappe alla Vuelta dove lavora per il capitano Delgado chiudendo comunque sesto in generale a 4’41” da Éric Caritoux e altre corse per un totale di otto successi personali.
Tra il 1985 e l’87 Julián Gorospe vive un periodo di appannamento in cui conquista solo quattro successi in cui spicca, però, la vittoria di tappa a Saint-Étienne al Tour ’86. Il suo 1987 inizia con il terzo posto alla Parigi-Nizza alle spalle di Sean Kelly e Pensec per proseguire con altri podi al Giro dei Paesi Baschi e alla Vuelta Valenciana.
Nel 1990 passa alla Banesto ed arriva la bella vittoria alla Vuelta al País Vasco battendo Rolf Gölz e Miguel Indurain. Nonostante il ruolo di gregario di lusso nel 1992 conquista il Trofeo Comunidad Foral de Navarra e nel 1993 la Vuelta a Andalucia – Ruta Ciclista del Sol davanti al belga Edwig Van Hooydonck e la Vuelta a la Comunidad Valenciana battendo Stefano Della Santa.
Dopo la stagione 1994 appende la bicicletta al chiodo restando comunque nel mondo del ciclismo con il ruolo di direttore sportivo prima per la formazione amtoriale Olarra e poi tra i professionisti della Euskaltel-Euskadi tra il 1998 e il 2006, stagioni in cui la squadra ha vissuto un profonda trasformazione, passando dall’essere una delle squadre più modeste a diventare un membro importante dell’UCI ProTour e una squadra permanente al Tour de France.