Jakob Piil ciclista danese, la storia
Jakob Piil ciclista danese vincitore della Corsa della Pace 2001, del Giro di Danimarca 2003 e di una tappa al Tour
Jakob Piil, all’anagrefe Jakob Storm Piil, nasce ad Odense in Danimarca il 3 settembre 1973. Si avvicina al ciclismo praticando la pista. Nel 199, ancora dilettante, conquista due tappe del Cinturon Ciclista Internacional a Mallorca e, dopo un periodo come stagista con la Vosschemie – Zetelhallen passa professionista nel 1997 con la RDM-Asfra-Sitra di Willy Teirlinck.
Nel ’98 entra nella formazione danese Acceptcard con cui conquista la vittoria del GP Skive mentre l’anno successivo conquista una tappa del Giro di Svezia, l’US Pro Championship ed è ottavo nella classifica generale del Giro di Danimarca a 2’08” da Marc Streel. Nel 1999 conquista la medaglia d’argento nell’americana ai Campionati del mondo di Berlino, in coppia con Jimmi Madsen.
Nel 2000 Jakob Piil entra nel Team CSC ma è vittima di un incidente automobilistico a pochi giorni dalla Milano-Sanremo che gli fa perdere quattro mesi. Jakob è comunque quarto al campionato nazionale in linea e conquista la Cronometro a squadre con Nicolai Bo Larsen e Jesper Skibby.
Jakob Piil vince la Corsa della Pace 2001
A febbraio è primo nel G.P. d’Ouverture la Marseillaise davanti al connazionale Nicolaj Bo Larsen e a maggio il danese prende parte alla Corsa della Pace conquistando la vittoria nella terza tappa con arrivo a Kudowa-Zdroj davanti allo svedese Glenn Magnusson ed in quella di Zwickau superando Zbigniew Piatek. Piil chiude la corsa al primo posto della generale con 18 secondi di vantaggio sullo spagnolo Aitor Garmendia in quella che resterà la vittoria più prestigiosa della sua carriera.
A luglio si laurea campione nazionale danese in linea precedendo Bo Larsen e Michael Blaudzun ed al Tour de Frane va in fuga nella tappa di Montluçon assieme ad altri sedici atleti restando in testa sino all’arrivo venendo poi battuto, in una volata a tre, dal belga Serge Baguet .
Nel 2002 a maggio vince la tappa di Chemnitz della Course de la Paix davanti ad Ondřej Sosenka ed è secondo il giorno successivo superato da Heiko Szonn. A luglio sfiora nuovamente il successo al Tour nella tappa di Bourg-en-Bresse quando è in buona posizione per la volata ma il suo piede esce dal pedale e deve accontentarsi del terzo posto.
Pill vince il Giro di Danimarca 2002
Ad agosto è protagonista al Giro di Danimarca conquistando la vittoria nella prima tappa con arrivo a Sønderborg con un’azione solitaria che gli consente di tagliare l’arrivo con su Steven de Jongh conquistando la maglia di leader della corsa conquistando la vittoria finale davanti con 1’12” di vantaggio su Kurt Asle Arvesen.
Ad ottobre è primo alla Paris-Tours andando in fuga e tagliando l’arrivo al primo posto davanti a Jacky Durand.
Jakob Pill vince una tappa al Tour de France 2003
Nel 2003 il danese conquista, a maggio, il GP Aarhus-CSC Classic davanti a Scott Sunderland e a luglio va in fuga nella decima frazione del Tour de France andando a conquistare la vittoria davanti a Fabio Sacchi sul traguardo di Marsiglia dopo un gesto di fair-play che precede la volata in cui i due atleti si stringono la mano augurandosi la miglior volata possibile.
Al Tour de France 2004 il danese è spesso all’attacco e nella quinta frazione con arrivo a Chartres, va in fuga con altri cinque atleti dovendosi però accontentare del secondo posto di tappa alle spalle di Stuart O’Grady. Il 2005 è un anno sfortunato del danese che è spesso vittima di problemi fisici tanto da essere escluso dal roster della CSC per il Tour venendo dirottato sulla Vuelta dove è però vittima di problemi fisino. Nonostante l’inconveniente riesce a recuperare la forma e a cogliere il sesto posto assoluto ai Campionati del Mondo di Madrid vinti da Tom Boonene.
Nel 2006 il danese non prende parte a nessuno dei grandi giri ma ottiene il secondo posto al G.P. Industria Commercio e Artigianato Carnaghese alle spalle del colombiano Félix Cárdenas ed un quinto posto al G.P. Plouay. L’anno successivo passa alla T-Mobile ed è quattordicesimo nella generale del Tour of California e a fine stagione lascia il ciclismo professionistico.