Gilberto Simoni ciclista trentino, la storia
Gilberto Simoni ciclista trentino, ottimo scalatore, vincitore del Giro d’Italia 2001 e del Giro d’Italia 2003
Gilberto Simoni nasce a Palù di Giovo, in Trentino, il 25 agosto 1971. Si avvicina al ciclismo all’età di quattordici anni dimostrando subito un innato talento.
Passato dilettante con la maglia del G.S. Montecorona Prodet, nel 1989 conquista la vittoria nel Giro della Lunigiana davanti a Davide Rebellin e nel 1991 il trentino è terzo al GP Palio del Recioto vinto da Mariano Piccoli e primo al Trofeo Alcide De Gasperi e al Giro del Friuli.
Nel 1992 Simoni vince la Trento-Monte Bondone, il Giro del Medio Brenta ed è protagonista al Giro della Valle d’Aosta vincendo due tappe e la classifica finale davanti a Leonardo Piepoli. A fine stagione è secondo al Piccolo Giro di Lombardia alle spalle di Andrea Peron.
L’anno seguente Gilberto al Giro Ciclistico d’Italia è protagonista assoluto vincendo una tappa e conquistando il successo finale davanti a Marco Milesi e Michele Poser. A settembre conquista il campionato nazionale davanti ad Alessandro Bertolini.
Nel 1994 Gilberto entra nel mondo dei professionisti vestendo la maglia della Jolly Componibili-Cage. Non è un passaggio indolore quello del trentino, complice risultati che tardano a venire tra problemi fisici e lutti familiari: la morte del padre e del fratello maggiore a causa del cancro.
Passato alla Aki è al via del Giro d’Italia 1995 ottenendo il terzo posto nella tappa del Ciocco alle spalle di Enrico Zaina e Nélson Rodriguez e al Giro di Svizzera chiude terzo nelle frazioni di Visp e Zurigo. A fine stagione è quarto alla Subida a Urkiola e si sottopone alla rimozione delle tonsille che da troppo tempo gli creano problemi.
Nel ’96 i risultati del trentino sono ancora deludenti tanto da spingerlo a chiedere una riduzione dello stipendio alla sua squadra.
Nel 1997 Gilberto passa alla MG Boys Maglificio di Giancarlo Ferretti ed il 28 aprile vince la sua prima corsa da professionista: la tappa di Arco al Giro del Trentino precedendo Filippo Simeoni. A maggio Simoni chiude il Giro di Romandia all’ottavo posto a 2’16” da Pavel Tonkov e al Giro d’Italia è nono nella tappa del Monte Terminillo ma è costretto a ritirarsi a causa di una caduta, in cui riporta la frattura di una scapola, quando in classifica si trova al settimo posto.
Dopo aver preso parte al Tour de France senza brillare, nella seconda parte dell’anno è tredicesimo alla Coppa Placci.
Nel 1998 il ciclista trentino passa alla Cantina Tollo con cui prende parte alla Vuelta cogliendo il sesto posto nella tappa di Estacio de Pal a 1’21” dallo spagnolo José Maria Jiménez. Al Giro del Portogallo viene fermato per tasso d’ematocrito superiore al consentito.
Nel 1999 Gibo passa alla Ballan-Alessio di Flavio Miozzo con cui ad aprile ben figura al Giro del Trentino completando al secondo posto la tappa con arrivo al Passo Mendola alle spalle di Riccardo Forconi e chiudendo la corsa al secondo posto dietro a Paolo Savoldelli.
Simoni terzo al Giro d’Italia 1999
Al via del Giro d’Italia è terzo nella tappa di Oropa a 35″ da Marco Pantani ed il giorno seguente è ancora terzo a Lumezzane dietro a Jalabert e Patani. Nella diciannovesima frazione è secondo sul traguardo di Alpe di Pampeago alle spalle del Pirata ed è quarto a Madonna di Campiglio alle spalle di Pantani, Codol e Jalabert. Dopo la squalifica di Pantani, Simoni è secondo nella Madonna di Campiglio-Aprica alle spalle di Heras completando la corsa al terzo posto della generale dietro a Ivan Gotti e Paolo Savoldelli.
Nel mese seguente ottiene il secondo successo in carriera vincendo la tappa di Grindelwald al Giro di Svizzera davanti a Francesco Casagrande. Simoni è anche quarto nella tappa di Nauders am Reschenpass e completa la corsa elvetica al terzo posto della generale dietro a Casagrande e Jalabert.
Nel 2000 Gilberto Simoni passa alla corte di Beppe Saroni e Pietro Algeri alla Lampre-Daikin. Al Giro del Trentino è terzo nella tappa con arrivo a Malcesine alle spalle di Savoldelli e Sgambelluri completando la corsa al settimo posto finale. Al Tour de Romandie è terzo nella frazione di Leysin e completa la corsa al sesto posto finale a 1’25” da Savoldelli.
Gilberto Simoni terzo al Giro d’Italia 2000
Al via del Giro d’Italia, Simoni è quarto nella tappa dell’Abetone alle spalle di Casagrande, Garzelli, Frigo salendo all’ottava posizione della classifica. Dopo aver perso terreno nella cronometro individuale, il trentino è secondo a Selva di Val Gardena andando all’attacco assieme a José Luis Rubiera ed il giorno successivo è primo nella tappa di Bormio davanti ad Eddy Mazzoleni salendo al terzo posto della generale. Nella diciottesima frazione è secondo a Prato Nevoso dietro a Garzelli chiudendo la corsa rosa al terzo posto finale dietro al varesino e a Casagrande.
Gibo è secondo al campionato nazionale su strada alle spalle di Michele Bartoli. Al via della Vuelta a España, il trentino non riesce ad inserirsi nella lotta per la classifica generale ma nella tappa con arrivo all’Angliru, scalato per la prima volta l’anno prima, riesce ad andare in fuga assieme ad altri ciclisti italiani riuscendo a conquistare la vittoria con 2’19” di vantaggio sul ceco Jan Hruska. Quattro giorni dopo è secondo nella frazione con arrivo all’Alto de Abantos alle spalle di Roberto Heras.
Terminata la corsa spagnola, il trentino è primo al Giro dell’Emilia davanti al compagno Massimo Codol e viene selezionato per i Campionati del Mondo di Plouay lavorando a supporto della squadra e completando la prova al 31esimo posto.
Nel 2001, Simoni completa al quarto posto il Giro del Trentino alle spalle di Casagrande, Piepoli e Rumsas ed al Giro di Romandia conquista la vittoria nella tappa di Nendaz davanti allo spagnolo Manuel Beltrán ed è quinto al termine della corsa è quinto a 1’47” da Dario Frigo.
Gilberto Simoni vince il Giro d’Italia 2001
Al via del Giro d’Italia, nella quarta frazione, con arrivo a Montevergine di Mercogliano, è secondo alle spalle di Danilo Di Luca salendo al terzo posto della generale e nella dodicesima frazione, sul traguardo di Montebelluna, Gibo è terzo alle spalle di Tosatto e Klemencic salendo al secondo posto della generale alle spalle di Dario Frigo. Il giorno seguente si arriva al Passo Pordoi e Simoni chiude la tappa in seconda posizione alle spalle di Julio Alberto Pérez Cuapio conquistando la maglia rosa. Simoni è secondo nella cronometro di Salò alle spalle di Frigo che diventa, di fatto, l’avversario principale del trentino. Alla vigilia della diciottesima tappa, quella con arrivo al Santuario di Sant’Anna di Vinadio, a seguito di una perquisizione da parte dei NAS, vengono rinvenute sostanze dopanti nella camera di Frigo che viene escluso e squalificato. Simoni è primo nella penultima tappa con arrivo ad Arona con 2’25” di margine su Paolo Savoldelli conquistando la vittoria finale con un vantaggio di 7’31” su Abraham Olano
Al via del Giro di Svizzera è secondo a Wildhaus a 9″ da Aleksandr Vinokurov, al Gottardo alle spalle di Dmitrij Konyšev e nella cronometro di Crans-Montana alle spalle di Lance Armstrong completando la corsa al secondo posto dietro proprio all’americano.
Alla Vuelta Simoni è secondo nella tappa dell’Alto de Aitana a 15″ dal danese Claus Michael Møller e conquista la vittoria all’Alto de Abantos davanti a José Maria Jiménez ma non fa classifica.
Selezionato per i Campionati del Mondo di Lisbona, arriva alla rassegna iridata in ottimo stato di forma tanto da riuscire a staccare tutti in salita nell’ultima tornata venendo incredibilmente inseguito, lungo la discesa, dall’azzurro Paolo Lanfranchi in un’azione che provocherà non poche polemiche in seno alla nazionale italiana. A vincere è Óscar Freire, davanti a Paolo Bettini e per Gibo arriva solamente un 38esimo posto segnato da tanta rabbia. Simoni vince, ad ottobre, la Japan Cup allungando in solitaria e tagliano l’arrivo con 51″ su Cadel Evans.
Simoni passa alla Saeco per la stagione 2002 diventando capitano del team “rosso”. Ad aprile è terzo al Giro del Trentino alle spalle di Casagrande e Perez Cuapio ed a maggio si presenta ai nastri di partenza del Giro per confermare il titolo vinto 12 mesi prima. Gibo è terzo nella tappa di Limone Piemonte dietro a Garzelli e Perez e nell’undicesima tappa conquista la vittoria sul traguardo di Campitello Matese, superando Francesco Casagrande in volata. Pochi giorni dopo esce la notizia della sua positività alla cocaina in un controllo effettuato a sorpresa dalla WADA il 24 aprile e, su sollecitazione della squadra, abbandona la corsa. In tribunale Simoni viene scagionato grazie al test del capello che conferma come non avesse mai utilizzato questa sostanza ed il trentino viene reintegrato in squadra.
A settembre prende parte alla Vuelta a España cogliendo il secondo posto nella tappa di Sierra de la Pandera alle spalle di Roberto Heras e settimo in quella con arrivo all’Alto de l’Angliru a 2’16” dallo spagnolo completando la corsa al decimo posto della classifica finale.
Nel 2003 Simoni inizia presto a mettere in mostra il suo stato di forma: è undicesimo alla Parigi-Nizza vinta da Vinokourov, secondo alla Vuelta a Aragon alle spalle di Piepoli ed al Giro del Trentino è secondo nella tappa di Moena dietro a Garzelli e primo a Ronzone davanti al varesino andando a conquistare la vittoria finale. Quattro giorni dopo Gilberto vince il Giro dell’Appennino con una prova strepitosa che gli consente di stabilire il record di scalata del Passo della Bocchetta, precedentemente detenuto da Marco Pantani, con il tempo 21’54”.
Gilberto Simoni vince il Giro d’Italia 2003
Al via del Giro d’Italia, il trentino è settimo nella tappa con arrivo alle Terme Liugiane e nella settima tappa, con arrivo al Terminillo, è secondo alle spalle di Garzelli che prende la rosa proprio davanti a Gibo. Tre giorni dopo, nella Montecatini-Faenza, Simoni è terzo alle spalle del norvegese Aresen e di Paolo Tiralongo e conquista ma la maglia rosa. Due giorni dopo è primo sul temutissimo Monte Zoncolan, che fa la sua prima apparizione nel percorso della corsa rosa, guadagnano 34″ su Garzelli che occupa la seconda posizione della generale.
Il capitano della Saeco vince anche all’Alpe di Pampeago rosicchiando altri 35″ al varesino, è secondo a Chianale dietro a Frigo con Garzelli che paga oltre 5 minuti. E’ un autentico dominio del trentino che il giorno seguente coglie il suo terzo successo sull’arrivo delle Cascate del Toce. Simoni trionfa con oltre 7 minuti di margine su Stefano Garzelli.
Al via del Tour de France ed accreditato di un ruolo di potenziale antagonista del texano Lance Armstrong, Simoni non è in condizione fisica e perde presto terreno, uscendo di classifica, e consolandosi con la vittoria nella quattordicesima tappa con arrivo a Loudenvielle-Le-Louron davanti a Laurent Dufaux e Richard Virenque.
Gilberto Simoni terzo il Giro d’Italia 2004
Nel 2004, dopo aver chiuso al terzo posto il Giro del Trentino alle spalle di Damiano Cunego e Hončar, Simoni va all’assalto del terzo Giro d’Italia. Nella terza tappa con arrivo a Corno alle Scale conquista la vittoria davanti al compagno di team, Cunego, e indossa la maglia rosa. Sembra una storia già scritta ma quattro giorni dopo, nella frazione con arrivo a Montevergine di Mercogliano a vincere è Cunego che strappa il simbolo del primato al trentino.
Nella cronometro di Trieste è Popovych a prender la rosa ma nella tappa di Falzes è Cunego il vero protagonista. Simoni, vuole vincere la tappa ma è marcato a uomo dalla maglia rosa e a tre chilometri dalla vetta del Furcia è il Piccolo Principe ad allungare trovando il supporto di Eddy Mazzoleni e Andrea Tonti in fuga dalla mattina. Damiano giunge solitario sul traguardo di Falzes con tre minuti e cinquanta su Popovyč e Simoni mal digerisce la cosa. A Milano il trentino è solamente terzo dietro al compagno di squadra e a Serhij Hončar.
Al via del Tour de France il nativo di Palù di Giovo non trova costanza di rendimento e delude le aspettative mentre ad agosto è primo al Giro del Veneto ed a settembre secondo al Giro del Lazio.
Gilberto Simoni secondo al Giro d’Italia 2005
A fine 2004 la Saeco e la Lampre si fondono dando vita alla Lampre-Caffita e Cunego e Simoni dividono i gradi di capitano. La convivenza tra i due non è facilissima ed al Giro la strada porta Gibo al ruolo di leader. La maglia rosa va a Paolo Savoldelli e nella tappa del Sestriere, il trentino prova di tutto per ribaltare la situazione, attacca sul Colle delle Finestre insieme a Danilo Di Luca e José Rujano, completando la tappa al secondo posto e recuperando più di un minuto al bergamasco ma senza superarlo in classifica. Al termine della corsa rosa Simoni è secondo per soli 28″ secondi.
A giugno conquista la vittoria al Giro dell’Appennino davanti a Luca Mazzanti e dopo una Vuelta a España nel complesso deludente, ad eccezione del terzo posto nella tappa dei Lagos de Covadonga
Complici gli incrinati rapporti con Cunego, il trentino passa alla formazione iberica Saunier Duval-Prodir, andando a ricoprire il ruolo di capitano insieme a Leonardo Piepoli. Al Giro del Trentino è ottavo da 27″ da Cunego.
Gilberto Simoni terzo al Giro d’Italia 2006
Al via del Giro d’Italia, il trentino è settimo nella tappa del Passo della Maielletta vinta da Ivan Basso e nella dodicesima frazione, con arrivo a La Thuile, è quarto a 1’19” dal compagno di squadra Piepoli salendo al quinto posto. Gibo chiude al secondo posto la tappa del Monte Bondone a 1’26” dalla maglia rosa, Basso, ed il giorno seguente sul traguardo del Passo Furcia è ottavo salendo al terzo posto della generale. Simone completa la corsa rosa al terzo gradino del podio dietro al dominatore, Basso, ed allo spagnolo José Enrique Gutiérrez. Gibo corre anche il Tour de France ma senza brillare e ritirandosi prima del termine.
Gilberto Simoni quarto al Giro d’Italia 2007
Al Giro d’Italia, Simoni parte in sordina ma nella seconda parte della corsa trova un ottimo spunto. E’ secondo nella dodicesima tappa da Scalenghe a Briançon alle spalle di Di Luca e nella quattordicesima tappa con arrivo a Bergamo dietro a Garzelli salendo al quinto posto della generale. Nella diciassettesima frazione da Linz allo Zoncolan, affrontato dal versante più duro di Ovaro, Simoni coglie una meravigliosa vittoria tagliando il traguardo in coppia col compagno di team, Piepoli, dopo aver staccato Andy Schleck, salendo al terzo posto della generale. La cronometro da Bardolino a Verona, nella penultima giornata di corsa, spinge il trentino fuori dal podio finale.
Nel 2008 Simoni entra nell’organico della Serramenti PVC Diquigiovanni-Androni Giocattoli con cui è ai nastri di partenza del Giro. Gilberto parte anche questa volta piano ma nella seconda parte della cosa è quinto nella tappa del Passo Fedaia vinta da Sella ed il giorno seguente, nella cronometro con arrivo a Plan de Corones è terzo alle spalle di Pellizzotti e Sella salendo al terzo posto della generale. Nella frazione del Monte Pora, però, va in crisi sulla Presolana perdendo sei minuti dagli uomini di classifica dovendosi accontentare del decimo posto finale a 11’03” dal “pistolero” Alberto Contador.
L’anno seguente è ancora al via del Giro d’Italia centrando il quinto posto nella tappa di San Martino di Castrozza ma uscendo di classifica nelle seguenti frazioni. Gibo prova un attacco nella tappa con arrivo sul Vesuvio ma senza successo e completa la corsa al 24esimo posto.
Nel 2010 corre la sua ultima stagione da “pro” con la maglia della Lampre-Farnese Vini correndo il Giro dove chiude la sua carriera agonistica.