Ciclisti come difendersi dagli attacchi dei cani?
Ciclisti come difendersi dagli attacchi dei cani? Ecco una rapida guida per evitare problemi quando pedalando vi imbattete in un animale
E’ capitato a molti di uscire in bicicletta, soprattutto per chi pratica la Mountain Bike, e trovarsi sorpresi dalla presenza di un cane che, sentendosi insidiato dalla nostra presenza, inizia a ringhiare o, peggio ancora, a puntare al nostro piede o alla gamba. A qualcuno è accaduto anche durante una semplice passeggiata in bicicletta lungo una pista ciclabile di imbattersi in cani senza museruola con denti pronti al morso.
Partiamo dalla premessa che siamo amanti dei cani e che non ne abbiamo timore ma, proprio perché li amiamo, ne conosciamo l’eventuale pericolosità nel caso si sentano minacciati o sentano invaso il loro territorio.
Poco importa se vivi (o pedali) in campagna o in città può accadere ovunque di incontrare un cane e di dover affrontare il suo temperamento a tratti aggressivo anche solo per difesa. E’ importante sapere che il fatto che i ciclisti siano in movimento è uno stimolo irresistibile per scatenare “l’ira” dei cani, quindi è importante conoscere la psicologia di questi animali per evitare brutte esperienze.
Perché un cane insegue un ciclista?
Il cane, di qualunque razza o taglia, ha nel proprio essere un istinto predatorio innato, va considerata anche l’ipotesi che il nostro movimento, o i rumori che provochiamo possano spaventare l’animale che, sentendosi in pericolo, reagisce di conseguenza.
Il nostro muoverci velocemente su questo curioso “cavallo di metallo” può generare nel cane il desiderio di giocare o può sentir violata la propria territorialità il che lo porta a difendere il proprio spazio.
Spesso quando un cane attacca un ciclista (o qualsiasi altro soggetto) il problema alla base è una cattiva educazione dell’animale, un padrone poco capace e non in grado di controllare il proprio animale.
Se pedalando ci si imbattete in un cane non potrete certamente conoscerne l’indole o il tipo di educazione che ha ricevuto ragion per cui una regola da ricordare sempre è quella di tenere un comportamento sereno cercando di passare inosservato. Non attirare mai l’attenzione dell’animale, non fare rumore che possano disturbare o eccitare il cane.
E’ inutile guardare il cane, men che meno guardarlo negli occhi ma è opportuno controllarlo con la coda degli occhi per comprenderne il comportamento e anticiparne l’eventuale comportamento anomalo. Quando affianchiamo un cane sarebbe meglio non pedalare: il movimento delle gambe potrebbe provocare una reazione di curiosità/aggressività.
Se il cane diventa “pericoloso” è inutile e insensato pensare di distanziarlo in bicicletta, non siete un professionista e stata certi che il cane sarà più veloce di voi (il cane può correre senza difficoltà e per un tempo non indifferenze anche a 40 km/h).
Mantenete invece i nervi saldi, non urlate, non scappate (anche se l’istinto vi dice altro) e men che meno provate ad aggredirlo: sarebbe come dare il via all’aggressione da parte del cane. Ricordate che i cani sentono l’odore della paura (sostanze chimiche emesse da voi che i ricettori del cane colgono facilmente) e la paura può scatenare l’attacco, siate quindi più tranquilli possibili e ricordate che può essere sensato scendere dalla bici e metterla tra voi e il cane usandola come “scudo”.
Il cane dovrebbe prendere questo comportamento come un gesto di “resistenza” da parte vostra e dovrebbe desistere dall’attacco. Quando il cane sarà abbastanza lontano allora si potrà risalire in bici e riprendere la pedalata controllando che il cane non sia tornato all’inseguimento.
Se il Ciclista si dà alla fuga è molto probabile che il cane prenda questo comportamento come un valido motivo per riprendere l’inseguimento aumentandone la “voglia di mordere”.
Ricordiamo sempre che la maggior parte dei cani non è aggressiva ma semplicemente curiosa e interessata alla scoperta di qualcosa di nuovo, non è raro, infatti che questi si limiti ad abbaiare mandando un “invito ad allontanarsi”. E’ comunque sempre prudente, anche quando il cane non inizia ad inseguirvi, cambiare strada, tornando indietro ed evitando di “sfidare” l’animale.