Vincenzo De Caro ciclista campano, la storia
Vincenzo De Caro ciclista campano, ottimo dilettante e professionista dal 1978 al 1980 senza cogliere vittorie personali
Vincenzo De Caro nasce a Montoro Inferiore, in provincia di Avellino in Campania, il 19 settembre 1955. Si avvicina allo sport scegliendo il ciclismo e nel 1968 conquista il titolo regionale ai Giochi della Gioventù con la maglia dell’Ediltrieste.
Vincenzo si distingue per la sua poliedricità, va bene su ogni terreno e viene chiamato, nel 1974, tra i dilettanti dalla Mobilieri Ponsacco di Pisa, trasferendosi in Toscana per seguire il sogno di diventare un big del pedale.
De Caro corre accanto a Franco Conti, Mario Beccia e Sergio Santimaria ed al primo anno è quinto al Giro delle Due Provincie a Marciana di Cascina ed al G.P. La Torre. Nel 1975 il campano entra nell’organico del G.S. Latini con cui è secondo al Circuito Città di Avellino e l’anno seguente, con la maglia del G.S. Chi.Ma Castello, prende parte al Giro della Campania.
L’anno d’oro di Vincenzo De Caro è il 1977 in cui vince una tappa Giro della Valle d’Aosta, il Trofeo Sportivi di Macchie San Piero, la Coppa Mobilio Ponsacco ed il G.P. Vivaisti Cenaiesi. Vincenzo prende anche parte al Giro d’Italia dilettanti attirando l’attenzione di Dino Zandegù direttore sportivo della Mecap Selle Italia.
Vincenzo passa professionista nel ’78 e al Giro d’Italia si distingue per la sua energia, chiude al terzo posto nella 19esima tappa con arrivo a Como e completa la corsa al 35esimo nella classifica generale ed al quinto in quella riservata ai giovani. Ad agosto è ottavo alla Coppa Bernocchi ed a settembre undicesimo alla Coppa Placci.
Nel 1979 ricopre egregiamente il ruolo di gregario di Mario Beccia ed al Giro d’Italia è nono nella frazione di Vieste completando la corsa al 29esimo posto. A giugno è al via della Gran Fondo Milano-Roma, gara di 660 km. A Terni va all’attacco assieme ad Enrico Paolini ed il margine dei due sale. Quando sono in prossimità dello Stadio Olimpico, sede di arrivo della corsa, De Caro viene raggiunto dal compagno di squadra Santimaria. Nello sprint Vincenzo è terzo dietro a Santimaria e Paolini.
Nel 1980 viene operato per un’ernia al disco, tornato alle corse è diciottesimo al GP du canton d’Argovie e 28esimo al Giro del Piemonte ma a fine anno, complice i malanni alla schiena, sceglie di abbandonare il ciclismo.